Il nuovo Pomeriggio Cinque è come il vecchio: senza Barbara d’Urso, ma con Myrta Merlino dursizzata
Com’è andata la prima puntata di Pomeriggio Cinque senza Barbara d’Urso e con Myrta Merlino alla conduzione? La recensione di TvBlog
Chi si aspettava una rivoluzione (tutti possono peccare di ingenuità!) sarà rimasto deluso. La prima puntata di Pomeriggio Cinque senza Barbara d’Urso assomiglia ad una prima puntata di Pomeriggio Cinque con Barbara d’Urso. L’approdo di Myrta Merlino alla conduzione non ha fermato la dursissazione del contenitore di Canale 5. Prevedibile. D’altronde o tenti l’all-in e ti adoperi per ribaltare in poche settimane i meccanismi della televisione generalista oppure ti adegui all'”infotainment sotto testata giornalistica” e costruisci una versione che ricalca la precedente, eliminandone gli eccessi.
Il nuovo Pomeriggio Cinque si presenta al pubblico di Canale 5 con gli elementi cardine del vecchio Pomeriggio Cinque, che ne hanno garantito la sopravvivenza del titolo e per un certo periodo anche gli ascolti: sensazionalismo (“mettetemi la foto del pancione di Giulia Tramontano“), personalizzazioni (“io c’ho tre figli ventenni“, “io sono napoletana“), insistenza su fatti di cronaca rigorosamente senza fornire notizie nuove (fa eccezione il messaggio vocale “esclusivo” che la vittima del branco “ha inviato a me“), ostentato rapporto diretto con ospiti e inviati chiamati col nome di battesimo (“avvocato, diciamoci del tu, chiamami Myrta“, “Maria Corbi è una mia amica carissima“) e una immancabile dose di populismo (“se non si muoveranno le istituzioni, ci muoveremo noi, te lo prometto“). E ancora, la scena iniziale con il backstage fake come quando la d’Urso fingeva di scoprire di essere in onda mentre colloquiava in studio con il pubblico.
È la prima puntata e questo dato oggettivo suggerisce prudenza ad entrambe le tifoserie: a chi ha fretta di certificare la sobrietà del nuovo corso (stai a vedere se alla prima puntata ci ficcavano la rissa o i personaggini di terza fila), ma anche a chi già dispensa critiche per un ritmo oggettivamente lento (dal caffeuccio alla camomilla, ironizzano i più maliziosi) nonostante la tendenza della conduttrice ad interrompere gli interlocutori. C’è un’intera stagione per emettere sentenze più o meno definitive (in attesa del ritorno in onda de La vita in diretta di Alberto Matano) e per capire, per esempio, se un monologo emozionale e alto come quello finale, impreziosito dalla canzone C’è tempo di Ivano Fossati, sia compatibile con la curva Auditel di una tv commerciale.
Intanto, è tutto un “mio amico“, che vale per “Claudietto” Amendola (che inaugurò anche L’aria di domenica, l’esperimento flop domenicale di L’aria che tira su La7), ma pure per Paolo Del Debbio, sollecitato dalla padrona di casa a “incaxxarsi un po’” per gli scontrini pazzi dell’estate.
Pomeriggio Cinque, il discorso di apertura di Myrta Merlino (letto dal gobbo) con saluto a Barbara d’Urso
Allora, che emozione, che emozione, devo dire che le prime sono sempre una grande emozione. Questa è una prima molto speciale per me, è una prima volta che non dimenticherò mai, perché è tutto nuovo. La prima volta a Pomeriggio 5, la prima volta che comincio alle 16.55 un programma che vi terrà compagnia tutti i giorni per quasi due ore, la prima volta in una nuova casa, Canale 5 (…) Quanto bello è questo studio, questo pubblico caldo che mi riempie. Ho tanto bisogno del contatto umano. Ci sono anche le mie amiche nel pubblico per farmi forza. Voi a casa, un nuovo pubblico, diventerete casa mia e spero che questa diventi casa vostra. Abbiamo voglia di raccontare l’Italia, il Paese nella sua pancia e nella sua testa. Vi faccio una promessa: dalla mia vita passata vi porterò il mio amore per questo lavoro, la mia passione, vi racconterò la realtà con onesta, rigore e rispetto. Sarò sempre dalla vostra parte. Voglio ringraziare la donna che per 15 anni ha condotto con grande successo questa trasmissione. Ciao Barbara, grazie.